24 Gen. 2017 - Alejandro Martinez Garcia

20170124 Seminario Martinez

Cosa possiamo imparare in ecologia ed evoluzione studiando gli animali cavernicoli marini?

Presenta: Alejandro Martinez Garcia

CNR Istituto per lo Studio degli Ecosistemi di Verbania Pallanza

Le grotte marine sono conosciute come riserva di biodiversità, ospitando organismi con adattamenti peculiari. La conoscenza sulla loro diversità è limitata ad alcuni gruppi, in particolare ai crostacei. Uno studio più approfondito di questi ambienti porterebbe ad una maggiore conoscenza dei processi di colonizzazione, di speciazione e di adattamento. Lo scopo di questa presentazione è quello di mostrare i risultati ottenuti da recenti studi sull'evoluzione di vari gruppi animali in grotte marine. Secondo il World Register of Cave Species (WoRCS), circa 1500 specie sono state scoperte in grotte marine. Le nostre analisi filogenetiche hanno dimostrato che molte delle specie esclusivamente di grotta sono legate a gruppi di acque costiere, mentre altre sono legate a gruppi di grandi profondità. Le analisi comparative indicano che certe uniche caratteristiche morfologiche potrebbero essere degli adattamenti antichi, mentre altre sono degli adattamenti secondari agli habitat presenti nelle grotte. In conclusione, le analisi indicano che le grotte marine rappresentano importanti fonti per nuove scoperte zoologiche.

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17 Gen. 2017 - Paolo Galli

20170117 Seminario Galli

Storia, infrastrutture, logistica e attività di ricerca nella base MaRHE (Centro di ricerca dell'Università Bicocca di Milano), Maldive

Presenta: Paolo Galli

Direttore MaRHE Center Maldive, Università degli Studi di Milano Bicocca, Milano

L'Università degli Studi di Milano Bicocca è presente alle Maldive con il MaRHE Center, un Centro di Ricerca e Alta Formazione. Scopo del Centro è di svolgere attività di ricerca in diversi ambiti quali quelli dell'ecologia marina, della sostenibilità, dei cambiamenti climatici, del turismo sostenibile e della geografia umana. Durante il seminario verrà presentata la storia che ha portato alla nascita di questo centro, le strutture disponibili e le principali ricerche condotte in collaborazione con ricercatori di tutto il mondo.

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6 Dic. 2016 - Karimullah Karimullah

20161206 Seminario KarimUllah

Population structure, behaviors and ethnoprimatology of Primates in selected areas in Northern Peninsular Malaysia

Presenta: Karimullah Karimullah

Universiti Sains Malaysia, Penang

The dusky leaf monkeys, long-tailed macaques and pig-tailed macaques are widely distributed animals and most common monkey species of Peninsular Malaysia. They have closed proximity to human and human made environment. The human-primate interface is an enormous component in conservation and raising area of discussion across the field of anthropology. The objectives of present study are to examine population dynamics, behaviours and ecology of monkeys in Peninsular Malaysia. The line transects methods and scan sampling procedure were used for data collection. As a result, long-tailed macaques were observed more (59%) in study areas, followed by pig-tailed macaques (23%) and dusky-leaf monkeys (18%). The high population density of Macaca fascicularis was found, such as (5.12-individuals/km2, 0.83groups/km2). The behaviours of locomotion (18%) were analysed as the highest activity of Macaca nemestrina followed by climbing (15%) of all the species, foraging (15%), grooming and resting were found as the same (14%) of Trachypithecus obscurus. The highest interaction behaviours of monkeys were analysed as moving activity, followed by vocalization and attacking. In social organization physical contact was observed in Trachypithecus obscurus and aggression found as common in Macaca nemestrina. Sexual attack and sexual coercion were found more in male and female of Macaca fascicularis. Polyandrous and polygamous mating systems have also been found in all three species. Both males and females mate with multiple partners, which signify promiscuous mating system of monkeys.

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29 Nov. 2016 - Andrea Fenocchi

20161129 Seminario Fenocchi

Previsione dell'evoluzione della struttura termica e del regime di mescolamento del Lago Maggiore con il cambiamento climatico atteso

Presenta: Andrea Fenocchi

Dipartimento di Ingegneria Civile ed Architettura, Università degli Studi di Pavia

I laghi profondi subalpini stanno già fronteggiando gli effetti del riscaldamento climatico, dovuto sia alle emissioni antropiche di gas serra che alle oscillazioni atmosferiche naturali, attraverso la progressiva diminuzione della frequenza di completo mescolamento e l'aumento delle temperature dell'acqua. Questi fenomeni stanno portando a cambiamenti nell'ecosistema, sia mediante la riduzione dello scambio di sostanze tra la superficie e il fondo, causata dal rafforzamento della stratificazione, che attraverso gli effetti biogeochimici diretti di temperature più calde.
Presenteremo i risultati di simulazioni realistiche della possibile evoluzione termodinamica del Lago Maggiore fino al 2085, svolte utilizzando un modello numerico calibrato e validato sulle osservazioni passate. Lo studio è stato basato sulle previsioni a scala regionale di aumento della temperatura dell'aria fornite dal progetto CH2011, che considera scenari definiti dall'IPCC con vari livelli di impatto antropico. I nostri risultati mostrano che un recupero è possibile solo se le emissioni di gas serra globali cominceranno a essere ridotte entro il 2020, così che le temperature locali dell'aria si stabilizzerebbero per il 2050 e un nuovo equilibrio termico del lago, con la medesima frequenza di mescolamento degli scorsi anni '60, sarebbe ripristinato entro la fine del XXI secolo. In caso contrario, a causa dell'enorme inerzia termica degli strati profondi, i prossimi secoli saranno caratterizzati da meromissi e aumento delle temperature dell'acqua persistenti.

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21 Nov. 2016 - Francesco Loreto

20161121 Seminario Loreto

Photosynthesis and more at the Department of Biology, Agriculture and Food Sciences of the National Research Council of Italy

Presenta: Francesco Loreto

The National Research Council of Italy (CNR), Department of Biology, Agriculture and Food Sciences

The Department of Biology, Agriculture and Food Sciences of the National Research Council of Italy covers a whole spectrum of biological interactions potentially leading to sustainable development and circular economy. Volatile organic compounds (VOC) emitted by terrestrial and aquatic photosynthetic organisms are among those compounds that are now investigated for their usefulness. VOC allow plants communicating within them and with other (useful or noxious) organisms. One VOC, isoprene, is emitted by leaves of around 20% of the plant species and by many algae, represents more than 30% of total biogenic VOC emissions worldwide, and has no clear communication role. Around 90% of the carbon going into isoprene synthesis is directly shunted from photosynthesis intermediates.
Alternative sources of carbon are activated under abiotic (environmental, e.g. drought, heath, pollution) stress, which sustain isoprene emission when photosynthesis is inhibited, suggesting an important role for isoprene in stress protection. An overview about possible mechanisms at the basis of isoprene function in protecting the photosynthetic apparatus from stresses will be given.
Recent results showing that plants are able to orchestrate daily their antioxidant defenses (including isoprene) under stress conditions will be presented. Finally, ideas about how the pathway producing isoprene has evolved, and how important isoprene emission is for photosynthesis protection in response to climate change and associated environmental pressures will be illustrated.

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