22 mag. 2018 - Federico Aulenta
Nuovi processi bioelettrochimici per il trattamento in situ di acque sotterranee contaminate da idrocarburi
Presenta: Federico Aulenta
CNR-IRSA Monterotondo, Roma
I trattamenti biologici per il risanamento di falde acquifere contaminate da idrocarburi si basano tipicamente sull'iniezione nell'acquifero di ossigeno (nel caso di biodegradazioni aerobiche), idrogeno (o substrati che rilasciano idrogeno attraverso fermentazioni, nel caso di biodegradazioni anaerobiche) e/o nutrienti (N, P). Questo approccio è frequentemente limitato dalla mancanza di strumenti per monitorare l'attività biologica nel sottosuolo e per controllare la distribuzione ed il consumo dei substrati aggiunti. Recentemente, l'IRSA-CNR ha sviluppato processi bioelettrochimici innovativi per il trattamento di acque contaminate da idrocarburi (clorurati e non), basati sull'impiego di elettrodi che, opportunamente introdotti all'interno dell'acquifero contaminato, agiscono come donatori o accettori di elettroni nella biodegradazione di inquinanti organici. Rispetto alle tecnologie di biorisanamento convenzionali, l'approccio bioelettrochimico proposto consente un maggior controllo sul processo biodegradativo, elevata efficienza e basso impatto ambientale. Ricerche in corso stanno valutando la possibilità di estendere l'approccio bioelettrochimico anche al trattamento di suoli e sedimenti contaminati.
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