Conservazione storiografica in istituto
Archivio Storico
Nel 1988, in occasione dei festeggiamenti per il cinquantesimo di fondazione (1938-1988), l'allora direttore Dott. Riccardo de Bernardi, aveva incaricato lo storico Prof. Giuseppe Armocida, della redazione di una storia dei primi 50 anni di vita dell'Istituto. In quella circostanza Armocida consultò i documenti dell'archivio per la prima volta con un approccio finalizzato alla ricostruzione e descrizione storica di fatti e persone. Ne uscì una pubblicazione inserita all'interno della serie monografica d'istituto, corrispondente al volume 16 dei Documenta (Armocida 1988 PDF).
Per veder realizzato un archivio storico vero e proprio, dobbiamo però attendere la primavera del 2011, quando per iniziativa del direttore Dott. Rosario Mosello, si iniziò a programmare l'inventariazione sistematica della documentazione d'archivio per gli anni compresi tra 1938 e 1977, ovvero dalla fondazione all'ingresso dell'ente nel Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Questa attività ha necessariamente richiesto il coinvolgimento della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta, attraverso il funzionario incaricato Dott. Diego Robotti, nonché la collaborazione esterna da parte di un esperto archivista accreditato presso la Soprintendenza, nella persona del Prof. Giovanni Vittorio Moro.
Intorno alla fine del mese di settembre 2013, la prima fase di inventariazione dell'Archivio storico è stata completata ed ora attende il benestare degli Uffici regionali preposti. Tale attività è stata resa possibile anche per il sostegno finanziario della Fondazione CRT.
Tutta la documentazione è disponibile in sede, è composta di documenti, carteggio, relazioni, atti contabili e fotografie di grande valore storico per la conoscenza dei fatti che hanno caratterizzato la nascita del nostro ente, nonché della sua attività scientifica, legata anche alle diverse personalità del mondo scientifico che ne hanno fatto parte. Ci si propone di riprodurre digitalmente le parti più significative e di preparare un database per la catalogazione e la consultazione. Sempre con la supervisione della Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d'Aosta. Il materiale sarà reso disponibile a studiosi e persone interessate in una apposita pagina web del sito dell'Istituto.
Archivio Fotografico
Un'altra sezione importante dell'archivio dell'ISE è costituita dalle fotografie, composta da alcuni fondi di diversa provenienza. Il fondo più importante è rappresentato senza dubbio dalle Lastre fotografiche Baldi una serie di circa 1000 lastre in vetro delle dimensioni di cm 10 x 12, degli anni '30 e '40. I temi trattati sono diversi, comprendendo foto di ambienti (fiumi, laghi) ed organismi (plancton, drosofila), delle fasi di campionamento, nonché dell'edificio dell'Istituto Italiano di Idrobiologia.
Un settore particolare è costituito dalle immagini delle ricerche sul Lago di Tovel (Trentino) svolte dal Prof. Edgardo Baldi negli anni '30, e da quelle della Prof.ssa Rina Monti sui laghi ossolani e valdostani, scattate nel primo decennio del '900.
Circa il 50% di questo materiale è già stato ripreso con scanner per ottenerne immagini digitali, grazie ad un finanziamento della Fondazione Comunitaria del VCO. Restano da riprendere circa 2300 negativi 24 x 36 mm relativi a laghi e organismi acquatici, ottenuti da fotografie scattate fra il 1930 e il 1960, e 120 stampe in bianco e nero, delle dimensioni di 10 x 12 cm, relative a laghi alpini collocati in diversi settori delle Alpi.