3 Mar. 2015 - Sandra Casellato
Nuovi inquilini delle acque dolci in Italia
Presenta: Prof.ssa Sandra Casellato
Dipartimento di Biologia, Università di Padova
L’introduzione di specie animali alloctone nelle acque interne italiane è un fenomeno che, anche se non ha raggiunto la gravità di certe situazioni del Nord America, desta serie preoccupazioni per l’impatto sulla biodiversità dei nostri laghi e corsi d’acqua in genere.
Una prima lista di xenodiversità animale nelle acque interne del nostro paese è stata stilata nel 2008, ma sicuramente la situazione va progressivamente peggiorando, come inevitabile conseguenza della globalizzazione dell’economia e dell’intensificazione del commercio internazionale.
I continenti di origine delle specie alloctone sono soprattutto Asia, Nord America e il resto dell’Europa, mentre le regioni dove la xenodiversità appare più elevata sono quelle del Nord e del Centro Italia. Attualmente, disponiamo di una sufficiente conoscenza riguardo all’impatto che queste specie esercitano sugli ecosistemi naturali in cui si sono insediate. Alcune di queste, incluse nella short list delle più pericolose (100 worst species) stilata dal consorzio DAISE (Delivering Alien Species Invetories for Europe) sono largamente diffuse negli ecosistemi acquatici del Nord Italia.
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