The Polar Day - Dalle Svalbard (Alto Artico) a Terra Vittoria (Antartide)

Verbania Pallanza (VB) - CNR ISE, Largo Tonolli 50
12 Febbraio 2016 - ore 10.00

Contatti:
Segreteria CNR-ISE - Tel:+39 0323 518300 - email:segreteria(at)ise.cnr.it

thepolarday

Al rientro dall’ultima spedizione in Antartide, due ricercatori della sede di Firenze dell’Istituto presenteranno il resoconto delle loro attività nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. La presentazione avrà come scopo quello di porgere al pubblico il significato e il valore delle ricerche ambientali ai Poli, anche attraverso un confronto delle dinamiche di processi ambientali che si svolgono in questi due luoghi estremi del Globo. Attraverso le immagini della campagna di ricerche scientifiche conclusasi di recente e di quelle svoltesi negli anni precedenti potremo visitare gli ambienti nei quali i ricercatori operano; conoscere i temi di ricerca nei quali sono attivamente impegnati; venire a conoscenza dei numerosi problemi che debbono affrontare anche nella vita quotidiana quando lavorano in condizioni ambientali estreme.
Da lungo tempo l’ISE è attivamente impegnato nelle ricerche in aree polari. Tecnici e ricercatori sono stati coinvolti fin dalle prime fasi di avvio del PNRA, nell’ambito del quale hanno partecipato a sette campagne in Antartide. Sono da molti anni attivi anche nell'Alto Artico, dove hanno svolto dodici campagne alle Isole Svalbard e due campagne in Groenlandia.
L’ISE si è anche impegnato a restaurare le diapositive delle tre spedizioni e delle altre missioni e ricerche organizzate dal CNR in Antartide fra il 1968 e il 1984. Capo scientifico della prima spedizione, svoltasi nel 1968-69 era il Geologo Prof. Aldo G. Segre. Della spedizione facevano parte anche due ricercatori del CNR, Marcello Manzoni, Geologo, e Carlo Stocchino, oceanografo. Sarà Manzoni, insieme a Vittorio Libera e a Mario Contesini a presentare, in anteprima, il filmato realizzato proprio a partire dalle diapositive originali, messe a disposizione dell’ISE per la loro digitalizzazione.

Qui di seguito è possibile scaricare i pdf delle presentazioni dei relatori:

  • Stefano Ventura: “Microrganismi, solo microrganismi!
  • Luigi P. D’Acqui: “Suolo e condizioni estreme” ovvero “Il ruolo del suolo in habitat estremi e le sue implicazioni ambientali
  • Gabriele Tartari, Andrea Lami, Aldo Marchetto: “La campagna 1999: indagini su alcuni laghi delle Isole Svalbard
  • Marcello Manzoni, Vittorio Libera, Mario Contesini: “Le Spedizioni e le attività del CNR in Antartide dal 1968 al 1984
  • I ditteri chironomidi degli ambienti lacustri

    Verona - Dipartimento Provinciale ARPA Veneto di Verona, Via A. Dominutti 8, 19-21 Gennaio 2016

    Contatti:
    Segreteria CNR-ISE - Tel:+39 0323 518300 - email:segreteria(at)ise.cnr.it
    Coordinatore logistico-organizzativo Dott. Gianluca Girardi, ARPA Veneto - email:ggirardi(at)arpa.veneto.it

    Locandina

    I macroinvertebrati bentonici sono considerati elementi di qualità biologica per la classificazione dei corpi idrici (Direttiva 2000/60/CE) attraverso l'applicazione di indici che si basano sulla composizione tassonomica della comunità (abbondanza e diversità) e sulla presenza di taxa sensibili/tolleranti.

    Nell'ambiente lacustre essi vivono all'interno del sedimento o su di esso e sono costituiti prevalentemente da Chironomidi e Oligocheti.
    Il CISBA nell'ambito della diffusione qualificata delle metodiche di caratterizzazione dei laghi, ha organizzato, in collaborazione con ISE-CNR e ARPA Veneto, un corso dedicato alla determinazione dei Ditteri Chironomidi degli ambienti lacustri.
    Il corso prevede una giornata di presentazione generale sulle fasi di campionamento e smistamento e sulle caratteristiche morfologiche e biologiche di Chironomidi e due giornate di approfondimento sulla tassonomia e preparazione vetrini.

     

     Qui di seguito è possibile scaricare i pdf delle presentazioni preparate dai relatori:

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    L’ACQUA NELLE TERRE ALTE: un percorso di ricerca attraverso il sistema alpino

    Verbania Pallanza (VB) - CNR ISE, Largo Tonolli 50,
    4 Dicembre 2015 - ore 9.30

    Contatti:
    Segreteria CNR-ISE - Tel:+39 0323 518300 - email:segreteria(at)ise.cnr.it

    Locandina

    Le montagne, o più in generale le Terre Alte, sono state definite "torri d'acqua", perché sorgenti primarie di questo bene prezioso e inalienabile. L'acqua di sorgenti, fiumi e laghi in quota alimenta infatti una serie di attività, dall'irrigazione alla produzione di cibo, dalla produzione industriale a quella di energia idroelettrica, oltre a rappresentare un elemento imprescindibile del paesaggio montano: sorgenti, laghetti alpini, torrenti, pozze temporanee, sono tutti elementi di grande valore paesaggistico e ricreativo, oltre ad ospitare specie animali e vegetali spesso uniche o peculiari perché adattate alla vita in quota. Le acque in ambiente alpino, o più in generale in aree remote, si sono rivelate inoltre tra gli ecosistemi più sensibili alle pressioni antropiche, e di conseguenza ottimi indicatori dei cambiamenti globali.
    Una migliore conoscenza della risorsa idrica negli ambienti montani, nei suoi aspetti quantitativi e qualitativi, è alla base di un utilizzo corretto, sostenibile e compatibile con il ruolo dell'acqua come fornitore di servizi ecosistemici. La ricerca scientifica pone le basi per questa conoscenza, fondamentale presupposto per una corretta gestione, ma anche per una efficace tutela e conservazione degli ecosistemi acquatici.
    Il convegno vuole essere un'occasione di approfondimento e confronto tra ricercatori, tecnici e amministratori e gettare le basi per progetti di ricerca multidisciplinari finalizzati ad una miglior conoscenza e gestione delle acque nelle Terre Alte.

    Qui di seguito è possibile scaricare il pdf delle presentazioni dei relatori:

  • Marina M. Manca, Direttore CNR-ISE: "Introduzione e saluti"
  • Maurizio Vitale, CNR SPR Gestione Documentale: "Opportunità per la valorizzazione dei patrimoni archivistici ed iconografici del Consiglio Nazionale delle Ricerche"
  • Aldo Marchetto, CNR-ISE; Marco Cantonati, MUSE, Trento: "Nascita e sviluppi della limnologia alpina"
  • Andrea Lami, CNR-ISE; Monica Tolotti, FEM, San Michele all'Adige: "Il valore aggiunto della limnologia comparata: un confronto tra laghi delle Terre Alte per lo studio dei cambiamenti climatici"
  • Pietro Volta, CNR ISE; Tullio Bagnati, Parco Nazionale Val Grande: "L’acqua nelle Terre Alte: una risorsa tra biodiversità e sfruttamento da parte dell’uomo"
  • Diego Fontaneto, CNR ISE; Fabio Stoch, Università degli Studi dell'Aquila: "Quali prospettive per il futuro delle ricerche sui laghi nelle Terre Alte?"
  • Michela Rogora, CNR ISE; Alessandro Oggioni, CNR IREA; Giovanna Flaim, FEM, San Michele all'Adige: "Il contributo della citizen science allo studio dei laghi nelle Terre Alte"
  • Solai e cantine dell’idrobiologico a Pallanza

    Verbania Pallanza (VB) - CNR ISE, Largo Tonolli 50
    3 Dicembre 2015 - ore 18.30

    Contatti:
    Segreteria CNR-ISE - Tel:+39 0323 518300 - email:segreteria(at)ise.cnr.it

    Locandina

    Giovedì 3 dicembre, alle ore 18:30, presso l'Aula Tonolli del CNR ISE, verrà presentato al pubblico il libro di Roberto Bertoni "Solai e cantine dell'idrobiologico a Pallanza".
    Alla presentazione parteciperanno l'autore, l'editore, l'ing. Maurizio Vitale e il Dott. Maurizio Gentilini, rispettivamente Responsabile e Collaboratore dell'Ufficio "Gestione Documentale", struttura di particolare rilievo afferente alla Direzione Generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

    L'autore introduce così il suo nuovo libro:
    «Tu di che cosa ti occupi?»
    «Di limnologia.»
    «Eh? Ma è legale in Italia? E che sarebbe?»
    Questo è il dialogo tipico che si snocciola quando incontro qualcuno che mi chiede del mio lavoro. Il tentativo di approfondimento che segue di solito attrae l'interlocutore. Spesso però non c'è tempo per andare oltre la semplice definizione che recita "la limnologia è la scienza che studia i laghi". Raramente, poi, la curiosità dell'interlocutore è così forte da spingerlo a consultare un testo di limnologia. Non ce ne sono molti in italiano, ma il vero problema è che affrontare la lettura di un testo scientifico richiede sempre un certo sforzo. Questo libro non allunga la lista dei testi di limnologia disponibili. Però può far scoprire questa scienza perché è un museo virtuale degli strumenti usati nel secolo scorso per la ricerca limnologica. Si tratta di oggetti curiosi e inconsueti, qui presentati con molte immagini e poco testo per solleticare la curiosità del lettore senza scoraggiarlo. In queste pagine di strumenti ce ne sono davvero tanti, anche perché il libro è ambientato a villa De Marchi a Pallanza. In questa villa per quasi un secolo si sono studiati i laghi e da oltre 70 anni c'è di un istituto di ricerca che proprio di laghi si occupa. Non potete immaginare quante apparecchiature si siano andate accumulando nel corso degli anni nei solai e nelle cantine della villa! Se volete scoprirlo, e scoprire un po' di limnologia, questo libro può essere d'aiuto.

    Sotto le acque: incontri ravvicinati di un certo tipo. La rinascita del lago

    Bolzano Novarese (NO) - Sala Consiliare del Comune, Piazza Cesare Battisti 6
    19 Novembre 2015 - ore 20.45

    Contatti:
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    Volantino

    Lucci e serpenti, cozze e tormenti di un lago che non voleva morire, raccontati con filmati e immagini dai Sub dell'ASD Sub Novara Laghi e dalla Dr.ssa Nicoletta Riccardi dell'ISE - CNR di Verbania.

    Il Lago d'Orta, con la sua storia di catastrofico inquinamento e successivo risanamento, con il suo equilibrio in via di consolidamento, è un caso di studio ideale per lo sviluppo di "protocolli di cura" trasferibili ad ambienti con storie simili di inquinamento.
    La mancanza per lungo tempo di finanziamenti ha purtroppo drasticamente limitato la prosecuzione del monitoraggio delle fasi di recupero della comunità biotica dopo le operazioni di liming completate nel 1990.
    Tra gli organismi meno indagati, anche in passato, vi sono senza dubbio i molluschi. E' stato solo grazie al crescente uso dei social network per scopi di ricerca che, alla fine del 2014, è stata portata all'attenzione dei ricercatori del CNR-ISE la ricomparsa nel Lago d'Orta di una componente biotica (bivalvi) per la quale le probabilità di recupero erano ritenute nulle. Le indagini, iniziate immediatamente (gennaio 2015), grazie all'aiuto di volontari (citizen scientists del SUB Novara Laghi), hanno confermato la ricolonizzazione di una piccola area litorale (3200 m2) da parte di una specie nativa europea di interesse comunitario, protetta secondo la convenzione di Berna e la Direttiva Habitat recepita dal Governo italiano.
    Il ritrovamento è sorprendente, sia perché i casi di ricolonizzazione spontanea dopo eventi di inquinamento da metalli e in presenza di condizioni acide sono rarissimi, sia (e soprattutto) perché la datazione degli individui più grandi fissa la data di inizio dell'insediamento al 2000-2001, quando i sedimenti del lago mostravano ancora elevate concentrazioni di metalli. La serata organizzata dal Comune di Bolzano Novarese ha lo scopo di divulgare i risultati dello studio in corso e di riportare l'attenzione delle comunità locali sullo stato attuale di un lago che sta gradualmente recuperando la sua comunità biotica.