Cos'è la limnologia.
Lo studio scientifico dei laghi e degli organismi acquatici ha inizio nella seconda metà del XVII secolo per l’attività di B. Varenio e A. Kircher e, successivamente, di L.F. Marsili, L. Spallanzani e A. Volta. Però è soltanto da un secolo che la LIMNOLOGIA (dal greco: studio dei laghi) ha assunto la dignità di scienza per opera dello Svizzero F.A. Forel. La sua opera "Le Léman, Monographie Limnologique", pubblicata in tre volumi tra il 1892 e il 1904, può essere considerata il primo testo ufficiale di limnologia. In Italia questa scienza interessò numerosi scienziati quali G.P. Magrini, P. Pavesi, G. De Agostini, M. De Marchi, R. Monti che diedero origine ad una scuola concretatasi nel primo Istituto limnologico italiano, sorto a Pallanza nel 1938, sulla sponda occidentale del Lago Maggiore, ove operarono E. Baldi, V. Tonolli e Livia Pirocchi Tonolli. Quel primo Istituto è tuttora attivo ma purtroppo è rimasto l’unico.
L’obbiettivo della Limnologia, quindi, é lo studio dei grandi laghi profondi, dei piccoli laghi, degli stagni, delle pozze ed anche delle raccolte d'acqua dolce costituite artificialmente dall’uomo. La Limnologia si occupa del lago come di una entità unitaria e lo deve quindi studiare utilizzando le competenze ed i metodi di molte scienze diverse quali la geografia, la geologia, l'idrologia, la meteorologia, la fisica, la chimica, la zoologia, la botanica, la microbiologia, la matematica e l'informatica. La Limnologia è, in altre parole, una scienza interdisciplinare perché per studiare come funziona e dove sta andando un lago deve ricorrere alle diverse discipline scientifiche che si occupano delle diverse parti che costituiscono l’organismo lago: la parte di crosta terrestre che lo ospita, le piogge che lo alimentano, le sostanze chimiche introdotte dai fiumi, gli animali e i vegetali che ci vivono, ecc.

 

Perché la limnologia.
I laghi sono importanti perché costituiscono la maggior riserva, facilmente accessibile, d'acqua dolce del nostro pianeta. Infatti, anche se l'acqua sulla Terra è abbondante (da 1.4 a 1.7 miliardi di km
3) essa è per la maggior parte acqua marina, salata e quindi non utilizzabile da animali e vegetali terrestri. Questa suddivisione delle acque è la fotografia istantanea delle masse d'acqua mantenute in movimento da un meccanismo complesso, il ciclo idrogeologico dell'acqua, che unisce tutti i sistemi acquatici del pianeta
 

 

   

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