Idrochimica

L'acqua è, per le particolari caratteristiche delle sue molecole, un ottimo solvente. Per questo nelle acque di fiumi e laghi si trovano, oltre a particelle in sospensione, anche moltissime sostanze inorganiche ed organiche che si disciolgono nelle acque dal bacino imbrifero che esse attraversano e dall'atmosfera. I gas (per es. l'ossigeno) ed i minerali disciolti (per es. fosforo, azoto, silicio) influenzano la vita degli organismi acquatici che, a loro volta, possono modificare la quantità e la qualità delle sostanze disciolte nelle acque.

Salinità delle acque lacustri.
La salinità è la quantità, in un litro d'acqua, di sali che in soluzione si dissociano in ioni positivi (cationi: calcio, magnesio, sodio e potassio) e negativi (anioni: bicarbonato, carbonato, solfato cloro). La salinità dell'acqua di mare è di 35 g di sali (principalmente cloruro di sodio) per litro mentre quella delle acque dolci è generalmente inferiore a 0.5 g per litro. Esistono però acque continentali (per es. i laghi costieri) con salinità simile a quella del mare.

Scambi di gas tra acqua e aria.
I gas dell'aria si sciolgono in acqua in quantità che dipendono dal tipo di gas, dalla sua pressione e dalla temperatura dell'acqua.

in 1 litro d'aria d'acqua distillata (a 10°C)  
ci sono 780.8 millilitri 14.5 millilitri di azoto (N2)
ci sono 209.5 millilitri 7.9 millilitri di ossigeno (O2)
ci sono 0.33 millilitri 0.39 millilitri di anidride carbonica (CO2)

In 1 litro d'acqua c'è molto meno ossigeno ( e azoto) che in 1 litro d'aria ma c'è quasi la stessa quantità di anidride carbonica: N2 e O2 sono molto meno solubili in acqua della CO2.

La pressione atmosferica diminuisce con l'aumentare dell'altitudine: a 1000 metri si riduce di oltre il 10%. Quindi in un lago di montagna ci saranno, a parità di altre condizioni, meno gas disciolti che in un lago di pianura.
La solubilità dei gas diminuisce con l'aumentare della temperatura: per esempio, un acqua a 25°C contiene circa la metà dell'ossigeno che si può sciogliere nella stessa acqua a 10°C.
Anche le attività biologiche possono modificare la concentrazione dei gas nelle acque: la fotosintesi produce O2 e consuma CO2, la respirazione degli organismi produce CO2 e la decomposizione batterica della sostanza organica può arrivare a consumare tutto l'O2 e a produrre grandi quantità di acido solfidrico (H2S).
Ossigeno
Per questo quanto più un lago è produttivo, tanto più la concentrazione di O2 tende ad essere massima in estate nella zona eufotica, dove l'O2 è prodotto dalla fotosintesi e dove può penetrare dall'atmosfera, e minima vicino al fondo, cioè lontano dalla riserva atmosferica e dove l'O2 è consumato nella decomposizione del detrito organico che si accumula sul fondo per sedimentazione. Si può arrivare, in laghi molto produttivi (eutrofi), ad una sovrassaturazione estiva del 200% nell'epilimnio e all'anossia al fondo. Per riportare l'O2 sul fondo non basta la diffusione spontanea del gas. E' necessario che le acque siano rimescolate dal vento e questo, anche in laghi poco profondi, può accadere soltanto quando si è raggiunta l'omeotermia e non ci sono più barriere di densità.
Anidride carbonica (o biossido di carbonio)
E' la sorgente dell'altro elemento, il carbonio, importante nella costituzione della materia vivente. I due processi di fotosintesi e respirazione hanno sulla CO2 un effetto inverso a quello che hanno sull'O2. Per questo nei laghi stratificati le concentrazioni CO2 ed O2 hanno spesso una distribuzione verticale inversa. Però la CO2 disciolta si combina con l'acqua per formare sostanze (acido carbonico, carbonato, bicarbonato) la cui concentrazione relativa dipende da un equilibrio regolato dal pH dell'acqua. Nella fotosintesi è utilizzata prevalentemente l'anidride carbonica ma alcuni vegetali possono usare anche il bicarbonato.

Azoto e Fosforo
Questi elementi, anche se sono presenti in quantità modeste nei laghi, sono però molto importanti perché servono:

ð l'azoto (N) a costruire le molecole (amminoacidi e proteine) che costituiscono la struttura degli organismi L'azoto atmosferico, gassoso, è abbondante nelle acque ma soltanto alcuni batteri (cianobatteri) possono fissarlo, cioè utilizzarlo direttamente. I vegetali possono assimilarlo nelle forma di ioni nitrato (NO3- ) e ammonio (NH4+ ), prodotti dalla decomposizione batterica della sostanza organica. Poiché queste sostanze sono usate in agricoltura come concimi, il dilavamento dei terreni agricoli da parte delle acque meteoriche ne ha aumentato moltissimo l'apporto ai laghi.
ð ed il fosforo (P) a fare delle sostanze capaci di realizzare trasferimenti e conversioni di energia nelle cellule. Il fosforo è un elemento piuttosto raro sulla Terra e gli organismi, che ne contengono pochissimo, lo usano sotto forma di fosfato (PO43- ). Questo deriva dall'ossidazione batterica dei composti organici del fosforo che sono velocemente assimilati e riciclati così che il fosforo è sempre presente nelle acque in quantità molto modeste. Le attività umane, però, hanno alterato il ciclo di questo elemento che è stato introdotto in eccesso nei laghi con i detersivi, le acque di scarico, i fertilizzanti.
L'eccesso di fosfati e di nitrati ha fertilizzato i laghi facendoli diventare troppo produttivi. Questo fenomeno, noto come eutrofizzazione, consiste in una sovrapproduzione di sostanza organica. La sua mineralizzazione da parte della microflora batterica può portare all'anossia del lago e, in generale, ad un peggioramento della qualità delle acque.

 

 

   

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