La piena circolazione del Lago Maggiore nel 1999

Il Lago Maggiore è, come gli altri grandi laghi subalpini, un lago oligomittico, cioè un lago nel quale la piena circolazione non si verifica tutti gli anni ma soltanto alla fine di inverni particolarmente rigidi e ventosi. La circolazione invernale per moti convettivi è una conseguenza dal raffreddamento degli strati più superficiali, a contatto con l’atmosfera. Questi raffreddandosi diventano più densi, cioè più pesanti di quelli immediatamente sottostanti, e tendono perciò ad infossarsi grazie anche alla spinta esercitata dall’azione del vento.
Il progressivo raffreddamento superficiale ed il diminuire della differenza di temperatura e di densità rispetto agli strati sottostanti, permette al vento di mescolare strati sempre più profondi, fino a quando tutta la colonna d'acqua assume la stessa temperatura. Allora non c'è più alcuna barriera di densità e le acque superficiali e profonde si mescolano liberamente (piena circolazione). Il Lago Maggiore quest'anno è circolato completamente tra il 16 ed il 20 febbraio, quando le sue acque hanno raggiunto i 6.63 °C (isotermia su tutta la colonna d'acqua).

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La figura mostra la serie cronologica delle profondità di mescolamento raggiunte dal Lago Maggiore dal 1951 ad oggi. Fino al 1970 la piena circolazione si è verificata con una ciclicità di 7 anni. Poi per un periodo di 29 anni il mescolamento invernale ha raggiunto al massimo i 200 metri di profondità (1981). E' da sottolineare il fatto che alla piena circolazione del 1956 la temperatura dell’acqua fu di 5.8 °C; fu poi di 5.9°C nel 1963 e di 6.0 °C nel 1970. Il mescolamento completo nel 1999 è avvenuto a 6.63°C, fatto che documenta il notevole accumulo di calore entro la massa d’acqua del Lago Maggiore verificatosi nel corso degli ultimi 40 anni.

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La piena circolazione è, per il lago, l'equivalente di un respiro profondo e garantisce agli organismi acquatici che il lago ospita l'ossigeno necessario per diversi anni. In effetti l'ossigeno (O2) può diffondere soltanto negli strati d'acqua che, rimescolati dal vento, entrano in contatto con l'atmosfera. Quando la barriera termica  scompare e la temperatura diventa uguale lungo tutta la colonna d'acqua è sufficiente un vento modesto per operare il rimescolamento. Le acque profonde possono allora arrivare in superficie e caricarsi di ossigeno mentre le acque superficiali, già sature di ossigeno, scendono in profondità.

Le figure sono state realizzate utilizzando dati forniti dal Dr. W. Ambrosetti.

 

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