Qualche osservazione generale
Di particolare interesse storico si è rivelata la serie degli atti relativi alla fondazione dell'Istituto e alla sua conduzione per il periodo compreso tra 1938 e 1951, soprattutto in relazione alle figure dei Fondatori, dalla Signora Rosa De Marchi, al primo Presidente del Consiglio di Amministrazione Avv. Diego Martello, sino al primo direttore Prof. Edgardo Baldi. Questi infatti, scomparvero a distanza di pochi mesi nel corso del 1951 ed è come se l'Istituto avesse voltato la pagina del proprio "diario". Queste tre personalità lasciarono dietro a sé un esempio di sacrificio e dedizione indelebile, accompagnata da grandi doti umane e professionali.
Un'altra segnalazione di tipo archivistico, che occorre fare è la seguente: la documentazione (1938-1951), soprattutto per quanto concerne il carteggio, è costituita principalmente dall'archivio della Presidenza dell'Istituto, Avv. Diego Martello, dato che in essa si conservano le minute delle lettere inviate dallo stesso insieme agli originali ricevuti da Pallanza, ma non viceversa.
Mentre per il periodo successivo 1958-1972, si conserva la documentazione finanziaria e deliberativa completa, ma non il Carteggio della Direzione di Vittorio Tonolli (1951-1967) e di Livia Pirocchi Tonolli (1967-1979), soprattutto per quanto riguarda i rapporti con collaboratori e studiosi in contatto con l'Istituto. Questi rapporti sono in parte ricostruibili attraverso la documentazione relativa alle cartelle contenute nella serie Attività Scientifica (1941-1978).
Si segnala inoltre la documentazione relativa alla proprietà di Villa Monastero a Varenna per gli anni compresi tra 1844 e 1954, che conserva alcune mappe tra cui si distingue il disegno planimetrico di Villa Monastero (documento F02.2), databile alla seconda metà del 1800, esposta recentemente in occasione della mostra dedicata a Marco De Marchi presso la Casa Museo Villa Monastero nell'ambito delle celebrazioni per il 75°.
La compilazione delle schede archivistiche ritenute più interessanti per la ricostruzione storica in atto, è stata particolarmente curata nei campi deputati alla descrizione (ambiti e contenuto), al fine di contestualizzare un determinato documento o unità archivistica rispetto all'insieme, e consentire a quanti si avvicinano all'archivio storico dell'Istituto, senza conoscerne completamente la storia, di poter comprendere e meglio collocare le personalità e gli avvenimenti che ne fanno parte.
Ultima, ma non meno interessante indicazione che si vuol mettere in luce, è il ritrovamento tra i faldoni Varenna, serie VMV.V06, di alcuni documenti - qualche volta sotto forma di lettere, ma più spesso come appunti manoscritti - appartenenti a Marco De Marchi.
È questo un archivio storico di piccole dimensioni, e anche dal punto di vista della storicità non va molto indietro nel tempo, fermandosi al limitare della fine '800, la sua peculiarità risiede nel fatto che quanto vi si conserva rappresenta una rara testimonianza per quanto concerne la storia della scienza, per l'Italia e non solo, durante la prima metà del '900. Buona lettura!