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Camera lucida secondo Abbe. Appartenuta a De Marchi, risale agli anni ‘30. |
La camera lucida, inventata da Abbe alla fine dell’800, serviva al microscopista per realizzare un disegno dell’immagine microscopica, seguendone i contorni su un foglio ove l’immagine stessa veniva proiettata. Si tratta in sostanza di un oculare addizionale che contiene al suo interno un prisma. Questo devia l’immagine in un cammino ottico perpendicolare a quello consueto da obbiettivo ad oculare. L’immagine è intercettata da uno specchio che, opportunamente angolato, la proietta su un foglio di carta. |